NanoBioTech: Salute e Ambiente
Il progetto di ricerca NanoBioTech: Salute e Ambiente (Legge Regionale n. 13/2008 – Promozione della ricerca e sviluppo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico nella Regione Lazio), ora concluso, si è posto un duplice obiettivo, mirando allo sviluppo di metodiche innovative ad elevato impatto sociale in due ambiti di estrema attualità . Il lavoro condotto relativamente al settore Salute ha permesso di ampliare notevolmente il know-how in materia di diagnostica oncologica attraverso la progettazione, realizzazione e valutazione di strumenti ad elevata specificità , aspetto questo di particolare interesse, e soprattutto di notevole rilevanza clinica, considerando la delicatezza dell’argomento. Il filone di ricerca Ambiente si è invece focalizzato su tematiche inerenti l’ambito eco-tossicologico poiché intendeva monitorare l’impatto dei nanomateriali, sempre più pervasivi, sulla salute umana.
NanoBioTech: Salute
- Le molteplici attività riconducibili alla tematica Salute sono da considerarsi come parte integrante di un unico obiettivo, la cui complessità ha necessariamente richiesto una suddivisione funzionale a più livelli al fine di raggiungere sotto-obiettivi con un elevato grado di dettaglio. Lo sviluppo di un sensore innovativo per la diagnosi precoce delle patologie tumorali, che possa essere impiegato in centri medici oncologici ed ospedalieri, è solo quindi l’output di sintesi finale dietro il quale convergono diversi aspetti scientifico-tecnologici.
Gli obiettivi del progetto prevedevano: - (i) la preparazione di un sensore nanostrutturato in oro o argento funzionalizzato con aptameri, oligonucleotidi di sintesi, per il riconoscimento selettivo di biomarcatori tumorali
- (ii) la messa a punto di un protocollo di analisi strumentale mediante spettroscopia Raman SERS (surface enhanced Raman spectroscopy) per la rilevazione di concentrazioni estremamente esigue dell’analita in studio
- (iii) lo sviluppo di un algoritmo ad hoc per l’elaborazione dei segnali acquisiti e della relativa quantificazione
- (iv) la progettazione e realizzazione di una camera di flusso all’interno della quale alloggiare più biosensori contemporaneamente
- (v) la traslazione dell’impianto generale di analisi sviluppato su una piattaforma analitica ad elevata complessità verso una strumentazione più semplice ed agile al fine di favorire un futuro posizionamento in centri diagnostici, evitando ovviamente di sacrificare l’accuratezza della misura richiesta.
NanoBioTech: Ambiente
La valutazione dell’impatto eco-tossicologico dei nanomateriali ha costituito l’argomento centrale del filone ambiente e l’attività di ricerca correlata si è focalizzata sullo sviluppo di dettagliati metodi analitici per consentirne un adeguato monitoraggio. La presenza delle nanostrutture è sempre più ubiquitaria e capillare, essendo ormai incluse in prodotti di largo consumo e ampiamente utilizzate in numerosi processi industriali. In tale scenario, allora, disporre di strumenti specifici per l’identificazione e quantificazione della loro presenza in matrici complesse, anche a bassissime concentrazioni, diventa una necessità di assoluto rilievo.
Sono state quindi considerate diverse metodiche di acquisizione dati per delineare un quadro complessivo il più preciso possibile, impiegando organismi modello che potessero fornire un riscontro diretto sui possibili effetti negativi della diffusione dei nanomateriali.